All'inizio mi chiamavo Iulii
Passeggiare per le mie strade e i miei vicoli è come immergersi in una delle città più antiche della Francia. Sì, so cosa stai pensando: non dimostro la mia età! Eppure i miei fondatori, i romani, se ne sono andati da tempo... ma io sono ancora qui.
Protetto dai miei cari provenzali, ho resistito ai secoli. Oggi sono piena di monumenti antichi e moderni.
Gli abitanti di Fréjus hanno saputo creare un legame unico con il loro patrimonio. Questo patrimonio, vecchio di duemila anni, è motivo di orgoglio che desiderano condividere con voi.
Fréjus, l'anima di una città che non tramonta mai
Fréjus, dal Forum Iulii al Rinascimento: l'arte di affrontare le sfide
Più di duemila anni fa, Fréjus apparve per la prima volta nei racconti. Da allora, venti secoli hanno scolpito la sua storia, costellata di grandi gesta e prove, evocate da tanti autori attraverso le pagine. Ma questi racconti spesso mettono in risalto la grandiosità delle sue origini, dei suoi monumenti e dei suoi personaggi illustri, senza sempre ricordarci come Fréjus abbia saputo, contro ogni previsione, risorgere dalle sue ferite.
Forum Iulii, fondata da Giulio Cesare, fu un porto di punta dell'Impero Romano, conservando al suo interno la traccia di questo glorioso passato: l'anfiteatro, l'acquedotto, la peschiera ricordano questo antico splendore. Tuttavia, con l'insabbiamento del porto, Fréjus perse l'accesso al mare, cadendo progressivamente nell'oblio. Sarebbe stato facile pensare che la città sarebbe scomparsa così, cancellata come un miraggio romano... Ma Fréjus ha quest'arte di resistere, di rialzarsi, ancora e ancora.
Dopo il crollo dell'Impero Romano, divenne un bastione cristiano, uno dei primi vescovadi della Gallia, sotto la guida di Saint-Léonce. Successivamente, di fronte alle invasioni saracene che devastavano la città, il vescovo Riculfe ordinò la ricostruzione del vescovado e della cattedrale. La peste sta decimando la sua popolazione? La fede e il fervore di San Francesco de Paoli hanno riportato in vita la città. Anche dopo i bombardamenti, quando Fréjus non era altro che rovine, i suoi abitanti innalzarono le pietre una ad una, restituendole la dignità.
Fréjus, una città che si riprende: da Malpasset allo splendore di oggi
Poi c'è stato Malpasset, la tragedia che avrebbe potuto segnare la sua scomparsa. Ma Fréjus si rialzò. “Che Fréjus rinasca! » scriveva il generale de Gaulle, e la città prendeva fiato, trasformando le sue ferite in un nuovo capitolo. Dalle sue terre solcate dall'acqua ha fatto una cittadina di mare orgogliosa del suo porto rinnovato, di un'identità ritrovata.
Questa è Fréjus: una città di resilienza e rinascita. È stata forgiata attraverso le difficoltà per diventare ciò che conosciamo oggi, questo volto radioso di una città che vive pienamente del suo patrimonio e della sua storia, del suo sole e delle sue spiagge, che offre con generosità a coloro che vengono a scoprirla. Questo è Fréjus: una città che, instancabilmente, risorge per condividere al meglio i suoi tesori.