Villa Marie

Gli interni della villa sono altrettanto raffinati. Ampi saloni occupano entrambi i livelli. Caminetti neogotici, mosaici e marmi pregiati si uniscono armoniosamente. Una cappella privata, decorata con murales, riflette il gusto dei proprietari per l'arte e la spiritualità.

Tuttavia, la storia di Villa Marie non si esaurisce con i Thévenet. Dopo la loro partenza la villa divenne un albergo-ristorante. Nel 1952, il comune lo acquistò e ne fece un luogo di villeggiatura per i dipendenti delle Mines de la Sarre. Poi, nel 1963, fu trasformata in biblioteca comunale. Oggi, la Mediateca del Fréjus invita i visitatori a viaggiare indietro nel tempo grazie ai suoi libri, mostre ed eventi culturali.

In occasione del 75° anniversario dello Sbarco, nel 2019, i giardini accolgono un albero di noci pecan. Questo gesto rende omaggio a Thomas Jefferson, ambasciatore in Francia dal 1785 al 1789 e terzo presidente degli Stati Uniti. Jefferson soggiornò a Fréjus il 9 aprile 1787. L'albero di pecan, un albero che produce noci pecan, simboleggia l'amicizia franco-americana e la storia condivisa tra Fréjus e gli Stati Uniti.

Inoltre, all’ingresso dei giardini, si trova il Carillon di Fredericksburg, donato dalla città americana. Questo carillon, accompagnato da un pannello realizzato da un fabbro di Fredericksburg, simboleggia l'amicizia tra Fréjus e la sua città gemella. Così, i giardini di Villa-Marie accolgono questi due doni significativi, testimoni di una storia comune.