Molto prima del suo periodo d'oro, Saint-Aygulf era un tranquillo villaggio di pescatori, agricoltori e minatori di corallo. Questi abitanti vivevano al ritmo delle maree, circondati da colline boscose e terre fertili, dove fiorivano aranci, limoni e ulivi.

Situato in un ambiente naturale privilegiato, questo piccolo angolo di Fréjus attira rapidamente l'attenzione. Fin dalla Belle Époque, visionari e amanti della natura incontaminata sono stati sedotti da questo luogo. Apprezzano la sua posizione in riva al mare, il suo clima mite e i suoi paesaggi, dove terra e acqua si incontrano armoniosamente.

Ville Belle Epoque Saint-Aygulf

Eleganza balneare e patrimonio letterario

Nel 1880, l'arrivo della Société Anonyme des Terrains de la Méditerranée (SATM) segnò una svolta decisiva per Saint-Aygulf. La città si sta rapidamente trasformando: nascono i primi complessi residenziali e comincia a prendere forma un'ambiziosa rete di viali. Nasce così una nuova località balneare.

Questo sviluppo attirò rapidamente l'attenzione di persone influenti. Scrittori e artisti in cerca di tranquillità e ispirazione fanno di Saint-Aygulf una vera oasi di pace. Il luogo divenne poi un rifugio popolare per l'élite, in cerca di riposo e bellezza.

Le ville Belle Époque, maestosamente situate ai margini del bosco e di fronte al mare, incarnano l'eleganza dello stile balneare. Costruite tra pini ed eucalipti, si distinguono per i loro muri in arenaria marrone, i cancelli in ferro battuto e le colonnine finemente lavorate, offrendo così un'architettura discreta ma raffinata.

Le Ville della Belle Époque,

un rifugio di ispirazione

Alcune di queste dimore rimangono ancora oggi, a testimonianza di un passato dove recinti e cancelli curati accoglievano ospiti prestigiosi. Tra questi, gli scrittori Alexandre Dumas figlio, Victorien Sardou e soprattutto Guy de Maupassant, che vi soggiornò spesso. In effetti, Maupassant, che tornava regolarmente a Saint-Aygulf, era profondamente affascinato dalla straordinaria bellezza della natura.

In questo contesto trovò una fonte inesauribile di ispirazione per le sue suggestive descrizioni. Visitava spesso la famiglia Siegfried, nella tenuta dei Grands Châteaux, e si lasciava cullare dallo spettacolo delle canne e degli uccelli vicino agli stagni. Inoltre, a bordo della sua barca a vela Bel Ami, contemplò le luci del crepuscolo che si riflettevano nelle acque calme. Rimase così affascinato dalla bellezza di questa “piccola Camargue”, selvaggia e rilassante.

Col passare del tempo, Saint-Aygulf divenne gradualmente una destinazione popolare. Nel 1927, Illustrazione economica e finanziaria lo descrive come uno dei più belli della costa moresca. Il dottor Donnadieu, residente nella villa “Mosella”, paragonò poi il Golfo di Fréjus, visto da Saint-Aygulf, a quello di Napoli. È abbagliato dal clima mite e dallo splendore di questa costa preservata.

Così, Saint-Aygulf, quartiere di Fréjus, incarna ancora oggi il fascino senza tempo della Belle Époque. Questo luogo, dove la bellezza della natura e l'eleganza architettonica si incontrano armoniosamente, continua ad attrarre nuovi visitatori.

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