Il bastione romano di Fréjus è una “bella rovina” come scrisse Victor Hugo. Vestigia intrappolata nel soffocamento dei rami intrecciati, resta tuttavia visibile in mezzo a un giardino boscoso.
Il primo stato di costruzione di un bastione presso Forum Iulii risale al periodo augusteo (27 a.C. – 14 d.C.). Ma furono eseguite diverse fasi di costruzione in tempi diversi.
Il recinto romano (classificato Monumento Storico nel 1886) è stato costruito in una piccola struttura regolare in arenaria del massiccio dell'Estérel. Questo recinto racchiude un'area di circa 35 ettari. Questo monumentale bastione, alto 8 m, largo 2,50 m, era forato da 4 porte, corrispondenti alle estremità del cardo (asse Nord – Sud) e del decumano (asse Est – Ovest), della città romana e correva per circa 4 km.
Due porte sono sopravvissute fino ad oggi, la porta di Roma a est e la porta della Gallia a ovest. La porta Agachon a nord fu distrutta nel 1955. A sud un vasto accesso in pendenza si affacciava sul porto, situato in basso, e sulla porta Orée che non è una porta della città ma un vestigio delle terme del II secolo. Si tratta di nomi contemporanei, le porte in origine prendevano il nome delle città più vicine a Forum lulii: la porta ovest si chiamava allora Aquae Sextiae (Aix en Provence) e quella ad est era quella di Antipolis (Antibes). Potrebbero anche prendere il nome dalla strada romana che passava sotto, qui la Via Aurelia, che partiva da Roma e attraversava Fréjus.
La sommità del bastione, nella sua parte nord-orientale, lunga 700 m, fungeva da base dell'acquedotto che portava l'acqua da Mons alla città, nella seconda metà del I secolo.
Il recinto era poi scandito da diverse torri circolari, distanziate regolarmente, di cui sono ancora visibili i resti. Si conserva ancora la facciata esterna di un'unica torre, che permette di avere un'idea dell'altezza originaria.
A ovest della Butte Saint-Antoine, il rivestimento è in alcuni punti scomparso, rivelando celle semicircolari vuote che fungevano da contrafforti interni per sostenere il terrapieno del tumulo, tecnica riscontrata a Nîmes e a Pompei.
Abbastanza regolare nella pianta e in parte utilizzato come acquedotto, il ruolo puramente militare di un simile recinto non sembra quindi essenziale. Si trattava piuttosto di dimostrare al visitatore il prestigio della città e di materializzare il pomerium, limite sacro del territorio cittadino secondo la leggendaria creazione di Roma, rifacendosi alla leggenda di Romolo e Remo.
Il recinto romano (classificato Monumento Storico nel 1886) è stato costruito in una piccola struttura regolare in arenaria del massiccio dell'Estérel. Questo recinto racchiude un'area di circa 35 ettari. Questo monumentale bastione, alto 8 m, largo 2,50 m, era forato da 4 porte, corrispondenti alle estremità del cardo (asse Nord – Sud) e del decumano (asse Est – Ovest), della città romana e correva per circa 4 km.
Due porte sono sopravvissute fino ad oggi, la porta di Roma a est e la porta della Gallia a ovest. La porta Agachon a nord fu distrutta nel 1955. A sud un vasto accesso in pendenza si affacciava sul porto, situato in basso, e sulla porta Orée che non è una porta della città ma un vestigio delle terme del II secolo. Si tratta di nomi contemporanei, le porte in origine prendevano il nome delle città più vicine a Forum lulii: la porta ovest si chiamava allora Aquae Sextiae (Aix en Provence) e quella ad est era quella di Antipolis (Antibes). Potrebbero anche prendere il nome dalla strada romana che passava sotto, qui la Via Aurelia, che partiva da Roma e attraversava Fréjus.
La sommità del bastione, nella sua parte nord-orientale, lunga 700 m, fungeva da base dell'acquedotto che portava l'acqua da Mons alla città, nella seconda metà del I secolo.
Il recinto era poi scandito da diverse torri circolari, distanziate regolarmente, di cui sono ancora visibili i resti. Si conserva ancora la facciata esterna di un'unica torre, che permette di avere un'idea dell'altezza originaria.
A ovest della Butte Saint-Antoine, il rivestimento è in alcuni punti scomparso, rivelando celle semicircolari vuote che fungevano da contrafforti interni per sostenere il terrapieno del tumulo, tecnica riscontrata a Nîmes e a Pompei.
Abbastanza regolare nella pianta e in parte utilizzato come acquedotto, il ruolo puramente militare di un simile recinto non sembra quindi essenziale. Si trattava piuttosto di dimostrare al visitatore il prestigio della città e di materializzare il pomerium, limite sacro del territorio cittadino secondo la leggendaria creazione di Roma, rifacendosi alla leggenda di Romolo e Remo.
temi
Dettagli sulla posizione
- Nella città
- Fermata mezzi pubblici a 500 m
- Stazione degli autobus a 500 m
- Fermata bus a 500 m
- Nel centro storico
visita
Lingua/e della visita
Inglese, francese
Servizi di visita individuale
- Visite individuali non guidate permanentemente
- Visite guidate individuali su richiesta
Servizi di visita di gruppo
- Visite di gruppo non guidate in modo permanente
- Visite guidate di gruppo su richiesta
Apertura
Orario di apertura dal 01 gennaio al 31 dicembre 2025 | |
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Lunedì | aperto |
martedì | aperto |
mercoledì | aperto |
giovedi | aperto |
venerdì | aperto |
sabato | aperto |
domenica | aperto |
Prezzi
Servizi
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